Il sonno dei bambini piccoli è un campo di battaglia per molti genitori. Ma perché i risvegli notturni sono così frequenti? È colpa dei denti? Dei sogni? Della luna piena? Qui entriamo nel meraviglioso (e talvolta sfiancante) mondo dei risvegli notturni infantili, cercando di capire le cause più comuni e come affrontarle senza perdere il sonno… nel vero senso della parola.
Le fasi del sonno nei primi anni di vita
Il sonno dei bambini è molto diverso da quello degli adulti. Nei primi mesi, i cicli del sonno sono più brevi e il tempo trascorso in sonno leggero è maggiore. Questo significa risvegli più frequenti, anche solo per pochi minuti.
Fame e allattamento: un classico dei primi mesi
Nei neonati, la fame è una delle principali cause di risveglio. Il loro stomaco è piccolo e si svuota rapidamente, quindi i risvegli per la poppata sono del tutto normali, specie nei primi sei mesi.
Cosa puoi fare subito
- Prova a creare una routine serale costante e rilassante
- Mantieni l’ambiente della cameretta tranquillo e con luci soffuse
- Riduci stimoli forti prima della nanna (niente tablet!)
- Se il bambino si sveglia, aspetta qualche minuto prima di intervenire
- Valuta se ci sono elementi di disagio fisico (denti, raffreddore)
Dolori da dentizione e altri fastidi fisici
La comparsa dei primi denti può disturbare il sonno con dolori e infiammazioni gengivali. Anche coliche, raffreddori o piccoli malesseri possono causare notti agitate.
Ansia da separazione e bisogno di rassicurazione
Intorno agli 8-12 mesi, molti bambini iniziano a sperimentare l’ansia da separazione. Il bisogno di vicinanza con i genitori può portarli a svegliarsi più spesso per cercare conforto.
Lo sapevi?
Il 25–50% dei bambini sotto i 5 anni ha disturbi del sonno temporanei, che si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi.
Abitudini e associazioni di addormentamento
Se un bambino è abituato ad addormentarsi con la presenza di un genitore o con il ciuccio, potrebbe risvegliarsi ogni volta che queste condizioni non sono più presenti. È una questione di abitudine, non di malessere.
I cambi di sviluppo e i “salti” evolutivi
Durante le fasi di rapido sviluppo (spesso chiamate “salti evolutivi”), i bambini possono mostrare maggiore irrequietezza anche durante la notte. Imparare a camminare, parlare o nuove abilità cognitive può alterare il ritmo del sonno per qualche settimana.
Troppo stanchi per dormire? Sì, può succedere
Paradossalmente, un bambino troppo stanco può faticare ad addormentarsi o dormire male. Saltare il sonnellino pomeridiano o una giornata troppo stimolante possono rendere il bambino più irritabile e predisporlo a risvegli notturni frequenti.
Un consiglio importante
Evita di introdurre nuove “dipendenze per dormire” (come stare in braccio o nel lettone) durante una fase di risvegli frequenti. Potresti risolvere un problema creandone un altro.
Da tenere a mente
I risvegli notturni nei bambini sono spesso fisiologici e temporanei. Con pazienza, comprensione e buone abitudini, la situazione tende a migliorare naturalmente. E no, non succede tutto in una notte.
Domande frequenti
Sì, è ancora nella fase in cui i cicli di sonno sono brevi e l’ansia da separazione può influire.
Può essere una scelta temporanea, ma se vuoi che dorma da solo, è meglio mantenere coerenza.
Ogni bambino è diverso. Di solito si riducono gradualmente nel secondo anno di vita.
Fonti consultate: Sleep Foundation, NHS UK, Istituto Superiore di Sanità.