Ci sono bambini che appena toccano il cuscino si addormentano… e poi ci sono tutti gli altri. Se tuo figlio impiega un’eternità per prendere sonno, non sei solo. Vediamo quali possono essere le cause e, soprattutto, cosa si può fare per rendere più semplice questo momento della giornata.
Quando l’addormentamento diventa un problema
Addormentarsi non è sempre un processo immediato. Ma se il bambino impiega più di 30–45 minuti ogni sera, si agita, protesta o fa di tutto per evitare la nanna, potrebbe esserci qualcosa che non va nella routine o nelle sue associazioni mentali legate al sonno.
Le cause più comuni della difficoltà ad addormentarsi
I motivi possono essere tanti e variano in base all’età. Tra i più frequenti troviamo:
- Routine serale incoerente o assente
- Stimoli eccessivi prima di dormire (TV, tablet, giochi movimentati)
- Paure notturne (il buio, mostri, rumori)
- Eccessiva stanchezza o sonnellini troppo lunghi durante il giorno
- Bisogno di attenzione o rassicurazione
Cosa puoi fare subito
- Crea una routine semplice e sempre uguale ogni sera
- Spegni gli schermi almeno un’ora prima della nanna
- Introduci un piccolo rituale rilassante (es. una canzone, una carezza)
- Rassicura il bambino senza trasformare la nanna in una trattativa
- Evita di cedere a richieste continue dopo che si è coricato
L’importanza della routine serale
Una routine prevedibile aiuta il bambino a prepararsi mentalmente e fisicamente al sonno. Il cervello associa certe azioni (lavarsi i denti, leggere una storia, spegnere la luce) all’idea che “è ora di dormire”. Saltarla o cambiarla ogni giorno può generare confusione.
Cosa evitare assolutamente prima di dormire
Nelle due ore che precedono il sonno, è meglio evitare tutti gli stimoli eccitanti:
- Schermi luminosi (TV, smartphone, tablet)
- Giochi troppo fisici o rumorosi
- Discussioni o tensioni familiari
- Zuccheri e merendine troppo ricche
Il ruolo dell’ambiente nella fase dell’addormentamento
La cameretta deve favorire il rilassamento. Una temperatura tra i 18 e i 20°C, luci soffuse, rumori attenuati e un letto comodo possono fare una grande differenza. Evita giochi disordinati o luci troppo forti che stimolano il cervello anziché calmarlo.
Lo sapevi?
Il cervello dei bambini produce melatonina, l’ormone del sonno, in quantità maggiore tra le 19 e le 21: è il momento ideale per accompagnarli a dormire.
Attenzione ai segnali di sonno
I bambini mostrano segnali chiari quando sono pronti per dormire: si stropicciano gli occhi, si tirano le orecchie, sbadigliano o diventano più irritabili. Rispettare questi segnali aiuta a cogliere il momento giusto per portarli a letto, evitando che diventino troppo stanchi e reattivi.
Fammi sapere se posso procedere con il quarto articolo.
Tecniche per facilitare l’addormentamento
Oltre alla routine, puoi sperimentare strategie rilassanti come:
- Storie della buonanotte raccontate con tono calmo
- Musica soft o rumore bianco
- Respirazione guidata (semplice: inspira – espira – conta)
- Luce soffusa o lampada notturna rassicurante
Quando coinvolgere uno specialista
Se dopo diverse settimane la situazione non migliora e il bambino continua ad avere forti difficoltà ad addormentarsi, può essere utile parlarne con il pediatra o uno psicologo dell’età evolutiva. In alcuni casi, dietro ai disturbi ci sono ansie o situazioni emotive non espresse.
Un consiglio importante
Evita di trasformare il momento della nanna in un braccio di ferro. La coerenza, anche se inizialmente difficile, è la chiave per risultati duraturi.
Da tenere a mente
Addormentarsi con facilità non è solo questione di stanchezza: è una competenza che si può imparare. Con pazienza, costanza e piccoli accorgimenti, la situazione può migliorare anche nei casi più difficili.
Domande frequenti
Sì, spesso è un modo per procrastinare. Ma dare limiti chiari (con dolcezza) aiuta a interrompere questo schema.
Circa 20–30 minuti sono sufficienti, purché siano sempre gli stessi passaggi ogni sera.
Se è molto tenue e calda (non bianca o blu), può anzi aiutare i bambini che hanno paura del buio.
Fonti consultate: Sleep Foundation, Mayo Clinic, Istituto Superiore di Sanità.