L’apnea ostruttiva del sonno è la forma più comune di apnea notturna, e spesso viene sottovalutata per anni. Se ti capita di svegliarti stanco, con mal di testa o con la sensazione di non aver respirato bene durante la notte, potresti essere tra i molti che soffrono di questa condizione. In questo articolo ti spiego in modo semplice cos’è l’apnea ostruttiva, quali sono i sintomi principali e quali soluzioni oggi esistono per trattarla in modo efficace.
Cos’è l’apnea ostruttiva del sonno
Durante il sonno, i muscoli della gola si rilassano naturalmente. Nelle persone con apnea ostruttiva, questo rilassamento è eccessivo: i tessuti molli collassano parzialmente o totalmente, bloccando temporaneamente il passaggio dell’aria.
Il risultato è una serie di pause respiratorie che interrompono il normale ciclo del sonno, causando risvegli frequenti e una scarsa ossigenazione del sangue.
Sintomi da non ignorare
I segnali più comuni dell’apnea ostruttiva del sonno includono:
- Russamento forte e irregolare
- Pause respiratorie notate da chi dorme accanto
- Risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento
- Mal di testa mattutino
- Bocca secca al risveglio
- Sonno frammentato e poco ristoratore
- Sonno eccessivo durante il giorno
- Difficoltà di concentrazione e irritabilità
Se riconosci questi sintomi, è importante approfondire la situazione con il medico.
Fattori di rischio principali
Alcuni fattori aumentano il rischio di apnea ostruttiva:
- Sovrappeso o obesità
- Età avanzata
- Sesso maschile (ma il rischio aumenta nelle donne dopo la menopausa)
- Consumo di alcol o sedativi
- Fumo
- Familiarità con disturbi del sonno
- Malformazioni delle vie respiratorie
Cosa puoi fare subito
- Riduci il consumo di alcol, soprattutto la sera
- Mantieni un peso corporeo sano
- Evita di dormire in posizione supina
- Tieni sotto controllo eventuali allergie o congestioni nasali
- Consulta il medico se noti pause respiratorie o forte stanchezza diurna
Come viene diagnosticata
La diagnosi dell’apnea ostruttiva del sonno richiede un approfondimento medico. Gli esami principali sono:
- Polisonnografia notturna (in laboratorio del sonno): esame completo che monitora il respiro, il battito cardiaco e l’ossigenazione durante la notte.
- Monitoraggio cardiorespiratorio domiciliare: esame semplificato da fare a casa, utile per una prima valutazione.
Questi esami permettono di quantificare la gravità del disturbo e orientare il trattamento.
Trattamenti disponibili
Il trattamento dipende dalla gravità dell’apnea e dalle condizioni individuali. Le opzioni principali sono:
- Modifiche dello stile di vita: perdita di peso, attività fisica, riduzione di alcol e farmaci sedativi.
- Dispositivi CPAP (Continuous Positive Airway Pressure): macchina che fornisce aria a pressione costante per mantenere le vie respiratorie aperte durante il sonno.
- Bite mandibolari: dispositivi che avanzano leggermente la mandibola per facilitare il passaggio dell’aria.
- Interventi chirurgici: in casi selezionati, per correggere malformazioni anatomiche o ridurre il volume dei tessuti molli.
Lo sapevi?
La CPAP, se usata correttamente, può ridurre del 90% i sintomi legati all’apnea ostruttiva del sonno e migliorare drasticamente la qualità della vita. All’inizio può sembrare scomoda, ma con un pò di pazienza diventa un alleato insostituibile.
Come influisce sull’organismo
L’apnea ostruttiva non si limita a disturbare il sonno: ha effetti concreti sul corpo. Durante le pause respiratorie, l’ossigenazione del sangue si riduce ripetutamente. Questo sottopone il cuore e il sistema cardiovascolare a uno stress costante. Nel tempo, il rischio di sviluppare ipertensione, aritmie e malattie cardiache aumenta sensibilmente.
Inoltre, il continuo passaggio tra sonno leggero e micro-risvegli altera il ritmo circadiano, peggiorando la regolazione di ormoni come la leptina e la grelina, legati alla fame e al metabolismo.
Risultato? Si tende a ingrassare più facilmente, entrando in un circolo vizioso che peggiora ulteriormente l’apnea.
Come prepararsi a una visita specialistica
Se decidi di rivolgerti a un medico per sospetta apnea, ci sono alcuni semplici passi che possono aiutare la valutazione:
- Tieni un diario del sonno per una settimana, annotando orari, qualità percepita del sonno e risvegli.
- Chiedi a chi ti dorme accanto di osservare eventuali pause respiratorie o russamenti irregolari.
- Segnala eventuali sintomi diurni: sonnolenza, difficoltà di concentrazione, mal di testa.
- Se usi smartwatch o app che monitorano il sonno, porta i dati raccolti.
Queste informazioni aiuteranno lo specialista a personalizzare l’approccio diagnostico e terapeutico.
Un consiglio importante
Trasforma la sera in un rituale, non in un’attesa passiva del sonno. Anche solo tre abitudini semplici ripetute ogni sera (una tisana, qualche pagina di libro, luci soffuse) creano una routine rassicurante che prepara corpo e mente al riposo. E quando la mente sa cosa aspettarsi, dormire è più facile.
L’apnea ostruttiva del sonno è un disturbo serio, ma oggi ampiamente trattabile. Grazie ai progressi della medicina del sonno, esistono soluzioni personalizzate e molto efficaci. Se riconosci i sintomi, parlane con il tuo medico: intervenire presto ti permetterà di recuperare energia, benessere e sicurezza.
No. Molti russatori non hanno apnea. Tuttavia, se il russamento è irregolare e accompagnato da pause respiratorie, è importante approfondire.
No. Esistono diverse opzioni: modifiche dello stile di vita, dispositivi orali, interventi chirurgici. La CPAP è il trattamento più efficace per i casi moderati e gravi.
Si svolge durante una notte intera di sonno monitorato.
Il medico di base indirizza solitamente a uno specialista del sonno (otorinolaringoiatra, pneumologo o neurologo), che definisce il percorso terapeutico.
Fonti consultate: Sleep Foundation, Mayo Clinic, NHS UK, Istituto Superiore di Sanità.