Valeriana per dormire meglio: benefici e utilizzo corretto

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La valeriana è uno dei rimedi naturali più noti per chi fatica ad addormentarsi o si sveglia nel cuore della notte. In questo articolo vediamo quando è utile, come assumerla in modo corretto e cosa sapere per evitare errori comuni.

I benefici della valeriana sul sonno

La valeriana è una pianta utilizzata da secoli per favorire il rilassamento e migliorare il sonno. I suoi principi attivi, come gli acidi valerenici, aiutano a calmare il sistema nervoso e facilitare l’addormentamento in modo naturale, senza causare dipendenza.

Quando è utile assumere la valeriana

È particolarmente indicata in caso di insonnia occasionale, stress serale o risvegli notturni. Può essere assunta sotto forma di tisana, estratti secchi o integratori. La sua azione è graduale e si consiglia un uso regolare per almeno una settimana.

Come preparare una tisana alla valeriana efficace

Una tisana mal preparata può ridurre drasticamente l’efficacia della pianta. Ecco come procedere nel modo corretto:

  • Scegli la parte giusta della pianta: si utilizza la radice essiccata, facilmente reperibile in erboristeria o in bustine preconfezionate.
  • Dosa correttamente: circa 1–2 grammi di radice per tazza sono sufficienti. Se usi bustine, verifica che contengano valeriana pura.
  • Acqua alla temperatura giusta: scalda l’acqua a circa 90°C, senza farla bollire, per non danneggiare i principi attivi.
  • Infusione lunga e coperta: lascia in infusione almeno 10–15 minuti, coprendo la tazza con un piattino o un coperchio per non disperdere gli oli volatili.
  • Assunzione: bevi la tisana circa 30 minuti prima di andare a dormire, preferibilmente sempre alla stessa ora, per creare una routine.

La valeriana ha un gusto forte e un po’ terroso: puoi abbinarla a melissa o camomilla per renderla più gradevole.

Lo sapevi?

In molti casi, gli effetti benefici della valeriana aumentano con l’uso regolare: possono volerci alcuni giorni prima di percepire un miglioramento evidente del sonno.

Differenze tra tisana, capsule e tintura madre

Oltre alla classica tisana, la valeriana si può assumere in:

  • Capsule: comode per dosaggi precisi e per chi non ama il sapore della radice.
  • Tintura madre: da diluire in poca acqua, ha un’azione più rapida ma va dosata con attenzione.
  • Compresse associate: spesso la valeriana è combinata con melatonina o passiflora per un effetto sinergico.

Scegli la forma più adatta alle tue abitudini e alla tua sensibilità.

Da considerare

La valeriana non ha effetto immediato su tutti: in alcune persone agisce dopo diversi giorni di assunzione regolare. Valutarla dopo una sola dose può portare a conclusioni sbagliate sulla sua efficacia.


Effetti collaterali e controindicazioni

La valeriana è generalmente sicura, ma può provocare:

  • Sonnolenza durante il giorno
  • Mal di testa
  • Disturbi gastrointestinali

Evitala se stai già assumendo farmaci sedativi o ansiolitici, in gravidanza o durante l’allattamento, a meno di indicazioni mediche specifiche. Non è adatta ai bambini piccoli.

Domande frequenti

La valeriana è davvero efficace contro l’insonnia?

Sì, diversi studi clinici indicano che la valeriana può aiutare a ridurre il tempo necessario per addormentarsi e migliorare la qualità del sonno, soprattutto nei casi di insonnia lieve o legata allo stress.

Quanto tempo prima di dormire va assunta la valeriana?

Generalmente è consigliato assumerla 30–60 minuti prima di coricarsi, sia in forma di infuso che come integratore, per dare tempo ai principi attivi di agire sul sistema nervoso.

La valeriana può causare effetti collaterali?

In alcuni casi può causare sonnolenza residua al risveglio, mal di testa o disturbi gastrointestinali lievi. È importante non superare le dosi consigliate e fare attenzione in caso di interazione con altri sedativi.

Si può assumere valeriana ogni sera?

Sì, ma solo per periodi limitati (es. 2–4 settimane) salvo diversa indicazione medica. Un uso eccessivamente prolungato può ridurne l’efficacia e non è raccomandato senza pause.

Fonti consultate: Humanitas, WebMD, National Center for Complementary and Integrative Health.

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